MAROTTA Giuseppe
Scheda: 154570

A MILANO NON FA FREDDO.

(Stampa "Litolega"), Bresso (Milano), S.d. (1983)

GIUSEPPE MAROTTA, RACCONTI, SCRITTI, RICORDI, MILANO, ARTE, LITOGRAFIA, GIUSEPPE MAROTTA JR. LETTERATURA ITALIA 1900 MAROTTA Giuseppe (Stampa "Litolega"), Bresso (Milano), S.d. (1983) MAROTTA Giuseppe A MILANO NON FA FREDDO. S.d. (1983)
49,00 €
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In-4, legatura editoriale in similpelle con applicata al piatto una illustrazione a colori di Giuseppe Marotta Jr., astuccio edit. Il volume, di pp. 85,(3), è introdotto da una dedica del Sindaco di Milano Carlo Tognoli, da una Prefazione di Nazareno Fabretti e da 11 preziosi ricordi - dedicati al grande scrittore napoletano (1902-63) - di giornalisti-scrittori legati a Milano (Enzo Biagi, Dino Buzzati, Italo De Feo, Oreste del Buono, Giuliano Gramigna, il figlio Giuseppe Marotta Jr., Indro Montanelli, Mario Pomilio, Giuseppe Ravegnani, Luigi Santucci e Marcello Venturi). Seguono 20 testi di Giuseppe Marotta tratti dalla raccolta di racconti A Milano non fa freddo, pubblicati per la prima volta nel 1949, ambientati a Milano fra il 1927 e il 1948. Questi testi sono illustrati da 24 pregevoli composizioni a colori, applicate alla pagina, realizzate dal figlio dello scrittore, Giuseppe Jr. In aggiunta una litografia originale a colori, con firma autografa. Tiratura di 500 esemplari.Ventidue racconti riuniti in volume per la prima volta nel 1949, ambientati a Milano a cavallo della Seconda guerra mondiale, fra il 1927 e il 1948. Seguiamo le tracce di un immigrato napoletano, aspirante letterato, schietto alter ego dell'autore, trasferitosi al Nord in cerca di impiego nel mondo dell'editoria e del giornalismo. Anche in quel ventennio Milano sapeva essere fredda, anzi freddissima, metaforicamente e non. Ma il nostro protagonista, che pure deve affrontare svariate vicissitudini, prima fra tutte la miseria, osserva la città con occhi scanzonati e affettuosi, che indugiano sui particolari che rivelano gioie inattese. Il suo è lo sguardo fiducioso del lavoratore incantato dalla città del fare, che tante opportunità sa offrire. Per questo nella sua Milano "non fa freddo". Il libro è un mix agrodolce di malinconia e divertimento, di raffinatezza e semplicità. È l'estremo atto d'amore rivolto da Marotta alla sua città d'adozione, prima che il turbinio del miracolo ne mutasse per sempre il volto. Uno dei più tardi omaggi al mito declinante della Milano "capitale morale" del lavoro.In ottimo stato.

LETTERATURA ITALIA 1900
GIUSEPPE MAROTTA